La gengivite è lo stadio iniziale della parodontite (detta anche piorrea). Si tratta di un’infezione batterica delle gengive caratterizzata da forte rossore, gonfiore e sanguinamento delle gengive. La gengivite è quasi sempre causata da una cattiva igiene orale, dal fumo e da altri abitudini malsane, le quali portano all’accumulo di placca – una sostanza appiccicaticcia ed incolore, formata da batteri, residui di cibo e saliva. Se la placca non viene rimossa con una regolare e corretta igiene orale (spazzolino, filo interdentale e colluttorio), può trasformarsi in tartaro, il quale a sua volta irrita le gengive, provocandone l’infezione ed il sanguinamento.

Uno dei sintomi principali della gengivite è proprio il sanguinamento delle gengive durante l’igiene orale quotidiana (spazzolando i denti o usando il filo interdentale). Quando le gengive sanguinano, significa che sono infiammate: le gengive sane hanno un colorito rosa, sono solide e non sanguinano al tatto.

La gengivite va riconosciuta e curata quanto prima, per non permettere che evolva in parodontite, provocando un ritiro delle gengive, perdita della struttura ossea ed infine perdita dei denti. Per dirlo in parole semplici, la gengivite è un’infezione delle gengive, la quale, se non viene curata, causa la parodontite, ovvero l’infezione delle gengive e delle strutture portanti dei denti. A differenza della parodontite, la gengivite si può curare. La parodontite invece è una malattia cronica ed incurabile, che però può essere tenuta sotto controllo con terapie mirate.

La cura della gengivite prevede un’accurata e corretta igiene orale e regolari visite odontoiatriche, durante le quali l’odontoiatra provvederà a pulire molto dettagliatamente le tasche interdentali, rimuovere la placca ed il tartaro, il tutto sotto anestesia locale. La cura della gengivite e della parodontite va fatta adottando un approccio individualizzato in base al quale il paziente deve rispettare i richiami ogni 6 settimane, circa, in modo da tenere la situazione ben controllata e determinare gli appuntamenti successivi. La parodontite si presenta in 4 stadi di gravità, in base ai quali viene determinata la terapia migliore.

Si inizia sempre con la terapia causale iniziale, ovvero una pulizia profonda, mentre i casi più gravi richiedono anche piccoli interventi chirurgici, volti alla rigenerazione delle gengive e della struttura ossea sottostante.

Siccome la parodontite è una malattia cronica ed incurabile, che fortunatamente può essere tenuta molto bene sotto controllo, le regolari visite odontoiatriche, vita natural durante, sono di fondamentale importanza per evitare la riattivazione dei processi infiammatori.

La parodontite non non va ad influire solo su denti, gengive e strutture sottostanti. Recenti studi hanno dimostrato che la parodontite ha effetti negativi anche su altri quadri clinici e malattie sistematiche, quali ipertensione, diabete ma anche sullo sviluppo della gravidanza.

Ci teniamo a sottolineare che prima di procedere con qualsiasi cura odontoiatrica, vanno trattate la gengivite o la parodontite, in quanto un’infezione attiva indica la presenza di numerosi batteri all’interno del cavo orale, il che di certo causerà complicazioni o un risultato insoddisfacente.